Storia

Il simbolo: Petronio Arbitro

Tito Petronio Nigro fu uno scrittore e politico romano che visse sotto il regno di Nerone. Le sue doti di esteta, amante di ciò che è universalmente bello, gli valsero l’appellativo di arbiter elegantiae (‘giudice di raffinatezza’) in un contesto difficile come quello della corte del folle imperatore che arse la città eterna per un capriccio. Luigi Wollisch, fondatore di Petronius 1926 e appassionato latinista, non poté che subire il fascino di una figura così carismatica, dotata di eleganza e buon gusto, decidendo quindi di elevarla a simbolo della propria azienda.Dall’impronta di un personaggio tanto imponente - quanto affascinante - nasce il marchio storico di Petronius 1926 che, nel mondo della cravatta, conserva ancora il ruolo dell’antico proconsole da cui prende il nome.
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    La storia

    Le origini di Petronius 1926 hanno radici profonde, antiche, e saldamente ancorate ai concetti di eleganza, amore per la tradizione e l’artigianato d’eccellenza. A metà degli anni venti, Luigi Wollisch, mosso da grande determinazione, fonda a Milano - in Via Rugabella - il suo primo laboratorio dove inizia a produrre cravatte di altissima qualità interamente fatte a mano.Una volta poste le solide fondamenta dell’azienda, negli anni cinquanta, il laboratorio viene trasferito a Palazzo Borromeo d'Adda, in via Manzoni, nel cuore storico e artistico di Milano, dove resterà per quarant'anni. Dalla prima generazione si passa alla seconda, con il testimone che finisce saldamente nelle mani del figlio Gastone. Mosso dalla stessa passione che animava papà Luigi, non si risparmia nel portare più in alto possibile il brand di famiglia: armato di ampi valigioni carichi di campionari di tessuti e cravatte, viaggia in lungo e in largo l’Italia conquistandone il mercato e facendo raggiungere a Petronius 1926 lo status di eccellenza del made in Italy.

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    La famiglia Wollisch

    Alla guida dell’azienda, la terza generazione dei Wollisch, Luigi, Gigliola e Simona. I valigioni da lavoro di papà Gastone – simboli di viaggio e di apertura sul mondo dell’eleganza – adesso sono saldamente nelle mani di Gigliola Wollisch. Responsabile dei rapporti internazionali, nonostante le lunghe tratte per portare il marchio di Petronius 1926 in tutto il globo, Gigliola riesce da sempre a mettere al servizio dell'azienda la propria creatività per il concepimento di ogni nuova collezione. Timoniere d'azienda, imprenditore moderno e responsabile dei clienti italiani, Luigi non dimentica la passione familiare per la raffinatezza e l'eleganza lavorando di concerto con le sorelle alla creazione di fantasie e cromie che anticipino le tendenze della moda. I forbicioni del nonno, macchine da cucire, seta, lino e cashmere: solo alcuni degli strumenti del mestiere coi quali Simona ha a che fare quotidianamente. La continuità - e l'amore - per la produzione artigianale, la gestione del laboratorio e il mantenimento degli elevati standard qualitativi sono le 'sacre' missioni di Simona all'interno dell'azienda.

Oggi

Gigliola e Simona portano avanti l’azienda con la stessa passione e determinazione che accomuna tutte le generazioni Wollisch.